Il loop mentale

Che cos’è un loop mentale?

Una persona può imparare a suonare il loop della sua canzone preferita, quell’insieme di note che suonate in modo ciclico sta alla base dello sviluppo del brano. Ciò non fa di lui un musicista. Allo stesso modo, un loop mentale, quell’insieme persistente di pensieri, preoccupazioni o ricordi che si ripetono continuamente, non genera un pensiero che può evolvere in modo costruttivo. Al contrario, genera uno stato involutivo in cui ci si può sentire persi.

Il “loop mentale” è un circolo di pensiero, un anello, che può diventare un cappio. Rappresenta qualcosa di continuativo che può portare a sentirsi stretti in una “morsa” di pensieri e rimugini. Una persona che è in loop si trova in un circolo vizioso con pensieri solitamente negativi e svalutanti, una sorta di inganno mentale.

La ripetizione di idee fisse può generare ansia, agitazione e cronicizzazione della situazione. La persona si può sentire come paralizzata in una spirale mentale sgradevole e insopportabile che instilla ancor più pensieri avversi ed ostili, quando non porta a soluzioni. La ruminazione può essere considerata come un meccanismo difensivo da emozioni intense come rabbia, aggressività, invidia, paura.

Può essere una modalità di funzionamento della mente che ha origini lontane nella storia della persona, nella sua infanzia e nella relazione con le figure di attaccamento, per nascondere sentimenti considerati “nocivi” per gli altri e quindi da evitare.

Quando una persona va in loop?

L’esperienza di avere dei pensieri che persistono nella mente in maniera insistente è molto frequente: questi pensieri persistenti vengono definiti comunemente “ossessivi”.

Le ossessioni e i loop mentali sono concetti correlati ma non identici in psicologia. Le ossessioni si riferiscono a pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e persistenti che causano ansia o disagio significativo. Le ossessioni sono spesso legate al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e possono essere difficili da controllare.

D'altra parte, i loop mentali sono cicli di pensieri che si ripetono continuamente nella mente di una persona, senza necessariamente essere legati a un disturbo specifico come il DOC. I loop mentali possono riguardare una varietà di temi e possono causare ansia o stress, ma non sono necessariamente ossessivi nel senso clinico del termine.

In sintesi, le ossessioni sono un tipo specifico di pensieri ricorrenti legati a un disturbo come il DOC, mentre i loop mentali possono essere più ampi e non necessariamente associati a una diagnosi psicologica specifica. Entrambi possono interferire con il benessere mentale e richiedere strategie per gestirli in modo sano.

I loop mentali possono essere considerati una modalità difensiva della mente per gestire e controllare angosce profonde, conflitti interni ed emozioni, senza però permetterne l’elaborazione. Alcuni esempi comuni di loop mentali includono:

  1. Preoccupazioni costanti riguardo al futuro, come pensare in modo ossessivo a situazioni che potrebbero accadere o no.
  2. Autocritica costante riguardo a sé stessi, ai propri errori o alle proprie imperfezioni.
  3. Ripensamenti continui su eventi passati, con rimuginazioni su cosa si sarebbe potuto fare diversamente.
  4. Pensieri catastrofici che amplificano eccessivamente le possibili conseguenze negative di una situazione.
  5. Comparazioni costanti con gli altri, portando a sentimenti di inadeguatezza o invidia.

È importante notare che i loop mentali possono variare da persona a persona e possono essere influenzati da vari fattori, tra cui esperienze passate, credenze personali e condizionamenti sociali. Accorgersi di essere in un loop mentale non è sempre immediato, ci si può accorgere quando:

  • - ci troviamo a pensare sempre agli stessi pensieri o preoccupazioni senza avere una risposta;
  • - ci sembra che i pensieri ci sfuggano di mano e che non riusciamo ad interrompere il flusso;
  • - i pensieri ricorrenti generano emozioni negative o rendono più difficile mantenere la concentrazione sulle cose;
  • - agiamo in modo impulsivo o automatico rispetto a dei pensieri ricorrenti;
  • - ci sentiamo paralizzati e non riusciamo ad “uscire” da alcune situazioni, convinzioni o credenze.

Come si esce da un loop mentale?

Essere in loop è come arare un campo sempre nello stesso punto, guardando sempre dalla stessa direzione, perdendo di vista la vastità di esso. Alzare lo sguardo in altre direzioni e provare ad arare nuovi solchi sembrerà più faticoso, perché non tracciato, ma sarà di grande utilità. È importante sapere che ci vuole impegno e tempo per riuscire a scardinare meccanismi automatici di pensiero.

Il primo passo è quindi quello di riconoscere di essere immersi in pensieri viziosi e non virtuosi che generano emozioni negative. Può essere molto utile iniziare ad ascoltare cosa si prova; quindi, quali parti del corpo sono coinvolte, ascoltare se sono sensazioni note o meno e cosa ricordano.

Si può provare a distogliere l’attenzione provando a fare qualcosa di fisico-manuale che impegni il corpo e non solo la mente, in modo da interrompere il flusso di pensieri. Stare continuamente nel pensiero ci distoglie dal piano di realtà.

Chiedere aiuto. La psicoterapia psicoanalitica aiuta la persona a comprendere i meccanismi inconsci che sottendono i loop mentali. Questo approccio aiuta a trovare la propria via d'uscita dal circolo vizioso, facilitando il cambiamento personale. È un lavoro artigianale per riuscire ad arare tutto il proprio campo, renderlo rigoglioso, fiorito e fecondo per il presente e per il futuro.

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Dr.ssa Rachele Piperno - Centro Clinico SPP Milano dell'età adulta