Ansia mattutina: sintomi e rimedi

L’ansia mattutina è una forma particolare di ansia che può colpire una persona nelle prime ore del mattino. A tutti può capitare di svegliarsi in uno stato d’ansia per un impegno lavorativo importante, per una preoccupazione assillante dalla notte precedente, per un esame che si deve affrontare, ecc. 

Queste situazioni sono ben distinte e chiare: c’è un evento imminente o appena trascorso che genera ansia. Ma purtroppo l’ansia mattutina può essere una vera e propria routine che indica invece un malessere più profondo e radicato. Svegliarsi ogni giorno provando questa emozione può influire significativamente sull’equilibrio psicofisico della persona che la sperimenta. In questo articolo andremo ad analizzare i sintomi, le cause e i rimedi legati alla problematica dell’ansia al risveglio.

Perché al mattino mi sveglio con l’ansia?

Tra le varie forme di ansia, quella che si palesa fin da quando una persona apre gli occhi al mattino è forse una delle più invalidanti e spiacevoli. È doveroso precisare che tutte le forme e i disturbi d’ansia possono essere invalidanti, ma simbolicamente, pensare che ce ne sia una che si fa sentire ancora prima dell’inizio della giornata, che non lascia neanche il tempo di “pensare” che l’ansia possa arrivare durante il corso della giornata, è ancora più frustrante e debilitante.

Ci sono due tempistiche con cui questo tipo di disturbo si può manifestare:

- Precoce – immediatamente dopo il risveglio, mentre ci si trova ancora distesi nel letto non appena si aprono gli occhi, con un irrigidimento e un senso di tensione diffuso in tutto il corpo e tachicardia. Come se il corpo stesso sapesse già che svegliargli vuol dire incorrere in una giornata difficile.
- Tardiva – successivamente dopo l’effettivo risveglio, magari dopo che ci si è lavati e si ha fatto colazione si comincia ad avvertire un disturbo, l’inquietudine cresce e di norma si sente una progressiva sensazione di oppressione sul petto che può far sorgere la paura di un problema fisico.

Non c’è una motivazione puntuale e precisa su cosa scatena una o l’altra; ciò che però resta identico è che l’ansia è un segnale di pericolo attivato nell’Io, non pericolo dell’oggetto, ma pericolo della paura, la quale paura non solo è prodotta dall’angoscia ma produce anche angoscia. L’ansia non è situata in un rapporto/evento, qualunque esso sia, come per esempio tra la persona e ciò che succederà durante la giornata, ma tra la persona che la sperimenta e la paura stessa.

Quindi anche l’ansia mattutina è la voce di una parte trascurata di se stessi che diventa malessere e sofferenza nel momento in cui viene vista, accolta e integrata. Quello che ne consegue è un profondo stato di inquietudine, agitazione, angoscia e fatica, verso il quale il corpo risponde con sintomi ad ampio spettro.

Sintomi

L’ansia mattutina è uno stato emotivo riscontrabile in persone che soffrono di depressione, ansiastress e attacchi di panico; l’affaticamento emotivo e cognitivo di questi disturbi può essere così invalidante da rendere difficile anche le prime ore del mattino.

Per Freud l’ansia ha due significati: è la manifestazione di un conflitto nevrotico tra un desiderio e il divieto del Super-io teso a inibire la consapevolezza di quel desiderio perché ritenuto inammissibile, ma è anche il modo per allontanare la consapevolezza del conflitto stesso.

Questo conflitto, e la resistenza dal conflitto stesso, hanno un impatto sulla mente della persona ma anche sul suo corpo, tanto da riprodurre sintomi fisici ben chiari. Vediamoli nel dettaglio.

Sintomi cognitivi:

  • - Senso di inquietudine
  • - Tensione
  • - Irascibilità
  • - Senso di angoscia diffuso
  • - Difficoltà nell’eseguire semplici compiti
  • - Apatia
  • - Bassa concentrazione
  • - Insicurezza

Sintomi Fisici:

  • - Nausea
  • - Dolore cervicale
  • - Diarrea
  • - Cefalea
  • - Profonda stanchezza
  • - Tachicardia
  • - Dolore al petto
  • - Vertigini
  • - Colite
  • - Crampi allo stomaco

Tutti questi sintomi, come abbiamo già detto, sono familiari anche per altre tipologie di sindromi ansiose. Dal punto di vista neurofisiologico sembra che l’amigdala, cioè la struttura cerebrale designata per cogliere il segnale di paura, sia attivata prima che il segnale possa ottenere una verifica dalle aree della corteccia cerebrale, cioè quelle aree che attivano il pensiero razionale.

Invece, dal punto di vista psicologico, le persone ansiose hanno una mancanza della fiducia di un oggetto interno costante, che gli permetta di percepirsi solidi e compatti dinanzi a situazioni percepite come stressanti o pericolose.

Come combattere l’ansia al mattino?

La persona che soffre di ansia mattutina può ricorrere a qualunque “strumento” per combatterla. Ci si può adoperare con esercizi per migliorare la qualità del sonno, si può praticare degli sport che aiutano a rilassarsi come lo yoga, si possono correggere delle abitudini alimentari per dare più energia al corpo, si può ripetere delle frasi incoraggianti e che rinforzino l’autostima o, una volta svegliati, si possono fare tutte le attività mattutine (lavarsi, colazioni, vestirsi) “ignorando” quella sensazione che in realtà però rimbomba sempre di più nella mente.

Tutte queste modalità per combattere l’ansia del mattino possono essere d’aiuto, possono essere un supporto secondario valido, ma dovrebbero aggiungersi alla primaria e fondante consapevolezza della persona che l’ansia sta esprimendo qualcosa di irrisolto della propria psiche, e l’unico modo per potersi liberare di quell’ansia mattutina è ascoltare ciò che essa sta comunicando.

Rimedi

Il rimedio più utile per aiutare una persona che sperimenta ansia mattutina è quello di rivolgersi a uno psicoterapeuta per cogliere il conflitto interno che genera l’ansia. In situazioni particolarmente complesse potrebbe essere anche utile unire un sostegno farmacologico che abbassi l’intensità del sintomo (se questo, per esempio, compromette il mantenimento degli impegni quotidiani).

Uno psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico può aiutare il paziente a navigare con il paziente nella sua psiche per lavorare su quel conflitto e contrastare ciò che alimenta questa manifestazione psicopatologica.

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Dr.ssa Valentina Carella - Centro Clinico SPP di Milano dell'età adulta