Disturbi del sonno, a chi rivolgersi? Rimedi con la psicologia

“Il sogno non si occupa mai di inezie; non permettiamo alle quisquilie di disturbarci nel sonno.” Freud, 1900.

“Molte delle ferite dello spirito che vengono costantemente riaperte durante il giorno sono guarite dal sonno, che le copre e le protegge da nuove offese.” Freud, 1900.

Il sonno è un parametro fisiologico di estrema importanza per la nostra salute psico-fisica, tanto da essere considerato una delle funzioni principali della nostra vita psichica, che consente all’organismo di mantenere un benessere fisico e un adeguato funzionamento psicologico, nonché sociale, nelle fasi di veglia. Nel corso della vita di un individuo possono presentarsi alterazioni del sonno sia in termini qualitativi che in termini quantitativi: in altre parole, come è esperienza comune, possiamo dormire troppo o troppo poco, in modo più o meno riposante, in modo disturbato, e così via.

Secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) i disturbi del sonno comprendono il disturbo da insonnia, il disturbo da ipersonnolenza, la narcolessia, i disturbi del sonno correlati alla respirazione, i disturbi dell’arousal del sonno REM, la sindrome da gambe senza riposo e il disturbo del sonno indotto da sostanze/farmaci.

A livello generale è possibile dire che, da un punto di vista quantitativo, la privazione di sonno prende il nome di insonnia, e si può parlare di insonnia iniziale (difficoltà consistenti nell’addormentamento), insonnia intermedia (frequenti risvegli durante la notte con difficoltà a riprendere sonno) e insonnia terminale (cessazione del sonno nelle primissime ore del mattino con impossibilità a riprendere sonno). L’opposto dell’insonnia, invece, prende il nome di ipersonnia, e coincide con la necessità soggettiva di dormire un numero di ore eccessivo rispetto all’età e alle caratteristiche di vita del soggetto.

Da un punto di vista qualitativo, invece, i disturbi del sonno diventano più difficilmente definibili, nel senso che comprendono fenomeni quali incubi, terrori notturni, apnea notturna o una qualità del sonno poco riposante, che dipendono da molteplici fattori solo parzialmente chiariti dalla medicina contemporanea.

Sintomi dei disturbi del sonno

L’alterazione del sonno spesso compromette le normali abitudini di vita, e i sintomi associati a un disturbo del sonno possono riguardare:

  • Sintomi fisici, quali mal di testa, fomicolio, sintomi gastrointestinali, stati tensivi
  • Sintomi psicologici quali pensieri ricorrenti, preoccupazioni relative al sonno, maggiore affaticabilità, abbassamento del tono dell’umore e maggiore irritabilità 
  • Sintomi comportamentali quali diminuzione della capacità di concentrazione con un possibile peggioramento nel rendimento sociale e lavorativo

A complicare ulteriormente la definizione del problema si aggiunge il fatto che, pur in presenza di alcuni parametri di riferimento che definiscono un range di ore sufficienti o insufficienti di sonno a seconda dell’età e delle caratteristiche psico- fisiche di un soggetto, rimane il fatto che la quantità e qualità di sonno necessaria a una persona presenta una notevole variabilità, e dipende inoltre da abitudini e stili di vita soggettivi.

Di conseguenza, ad esclusione di situazioni di disturbi del sonno conclamati, il parametro più affidabile per valutare se è presente o meno una difficoltà in quest’ambito rimane la valutazione soggettiva. Di grande importanza è quindi non sottovalutare la difficoltà e il disturbo e affidarsi ad uno specialista per una valutazione clinica. Lo specialista dei disturbi del sonno non è una figura unica, per esempio il medico neurologo, proprio perché i disturbi del sonno sono molteplici e comprendono molti campi non solo della medicina (pneumologo, cardiologo, ecc..) ma anche e soprattutto della psicologia.

Le cause dei disturbi del sonno

Le cause che determinano i disturbi del sonno non sono ancora pienamente chiare, ma si ritiene che un insieme di fattori possano favorire l’esordio e il mantenimento di tale disturbo. I fattori più comuni possono essere distinti in:

  • Fattori fisici: malattie somatiche e fisiche dell’apparato respiratorio o cardiache così come alcune condizioni fisiche tra cui la gravidanza e la menopausa a causa degli squilibri ormonali (minore o maggiore quantità di ormoni).
  • Fattori comportamentali: le routine giornaliere e lo stile di vita quali soprattutto ritmi di sonno/veglia irregolari
  • Fattori emotivi: eventi di vita avversi, periodi di forte stress, importanti preoccupazioni, rimuginazione; inoltre, i disturbi del sonno, sono un sintomo di molti disturbi psichici e in alcuni casi la sua comparsa può essere un sintomo prodromico di un disturbo psichiatrico più importante (disturbo d’ansia, disturbo dell’umore, ecc...).

Come curare i disturbi del sonno: rimedi e terapia

Tra i rimedi per curare i disturbi del sonno, la psicoterapia rappresenta il trattamento elettivo per l’insonnia. La figura di uno psicoterapeuta esperto è fondamentale per aiutare il paziente a comprendere quali sono le cause emotive e psicologiche, nonché il vissuto inconscio associato a tale disturbo che può tendere a cronicizzarsi in virtù della “paura” che il paziente sperimenta prima di andare a dormire: la nostra parte conscia lascia lo spazio al nostro mondo interiore. Nella fase dell’addormentamento, infatti, potrebbe consciamente sopraggiungere l’ansia causata dalle preoccupazioni vissute durante le ore di veglia, e inconsciamente l’angoscia di entrare più in profondità con le nostre paure.

Ovviamente tra i rimedi, in caso di disturbi del sonno troppo invalidanti, citiamo anche l’utilizzo di una terapia farmacologica studiata da un medico e mirata sul tipo di disturbo del sonno che presenta il paziente.

Cosa succede se non si dorme?

Se è vero che il sonno è essenziale per la nostra salute psico-fisica, è vero che la mancanza di sonno affatica il funzionamento della nostra mente. La mancanza di sonno, infatti a lungo andare, potrebbe portare danni seri di varia natura e gravità. I disturbi del sonno possono comportare danni quali calo dell’attenzione, problemi di memoria (sia a breve termine che a lungo termine), deficit attentivi e di pianificazione. In casi più gravi, stati di aggressività, disorientamento e allucinatori.

Cosa fare quando non si dorme di notte?

Quando una notte insonne diventa più di una, si possono trovare svariati strumenti “fai da te” per risolvere il problema: sul web si trovano rimedi quali bere una camomilla, rendere la camera da letto il più confortevole possibile, fare esercizi di respirazione, ecc... Sicuramente nulla di tutto ciò è controindicato, ma se si vuole affrontare questo disturbo nel modo più adeguato, è importante cogliere la sofferenza psicologica celata dall’insonnia.

Che cosa sono le parasonnie?

Le parasonnie rappresentano una tipologia di disturbi del sonno caratterizzati da comportamenti indesiderati o eventi fisiologici non usuali che si verificano mentre una persona dorme. Tra i più frequenti ci sono il sonnambulismo, i terrori notturni (urlare di notte) e gli incubi notturni. La causa di questi disturbi è riconducibile a quella degli altri disturbi del sonno, quindi va indagata la causa medica, quanto quella psicologica.

Cosa posso prendere per riuscire a dormire?

Una terapia farmacologica come supporto ai disturbi del sonno è sicuramente un trattamento indicato per curare l’insonnia cronica e/o di grave entità. Una valutazione medica psichiatrica approfondita guiderà la scelta del farmaco più adatto per il paziente: per esempio un’insonnia collegata a una grave sintomatologia ansiosa potrebbe essere curata con dei farmaci ansiolitici/sedativi e antidepressivi. Naturalmente accanto all'aiuto farmacologico si consiglia spesso di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica.

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Dr.ssa Valentina Carella - Centro Clinico SPP milano età adulta